Live Music & Jazz Club

Programmazione

21
APR
2016

SERENDIP

SERENDIP
I Serendip proseguono il tour di presentazione del nuovo disco dato alle stampe lo scorso dicembre (Serendip, 2015) e dopo le presentazioni che li hanno visti raccogliere importanti consensi al Teatro Sì e'Boi di Selargius, al Bocheteatro di Nuoro e al Centro Congressi Mariano IV di Oristano, approdano questa volta al Bflat, rinomato locale situato in via del Pozzetto a Cagliari, sempre attento alla musica indipendente e originale. Giovedì 21 aprile alle 22 il pubblico cagliaritano potrà riabbracciare l'ensemble sardo in uno spettacolo rinnovato e galvanizzato dai successi ottenuti attorno all'isola. Il concerto permetterà al gruppo di presentare al pubblico cittadino il cantante Sergio Calafiura, nuovo elemento che dallo scorso gennaio ha raccolto l'eredità dell'uscente Giampiero Boi. 

IL GRUPPO - I Serendip nascono su specifica richiesta della direzione artistica del Forte Village nel 2012, con repertorio in prevalenza tratto dal musical. A seguito di questa esperienza, il gruppo decide di proseguire il percorso intrapreso costruendo uno spettacolo di brani inediti in italiano e inglese. L’idea che anima il progetto è quella di sfruttare le potenzialità solistiche e d’insieme delle 4 voci miste (2 maschili e 2 femminili) sposandole con gli arrangiamenti moderni e dinamici della band. Il sound che ne deriva è riconoscibile, originale e di grande impatto. Il gruppo è composto dalle voci di Manuel Cossu, Alice Madeddu, Sergio Calafiura e Eva Pagella, dal basso di Fabio Useli, dalle chitarre di Maurizio Marzo, dal pianoforte e le tastiere di Michele Brandinu e dalla batteria e le percussioni di Giorgio Del Rio.

IL DISCO - Serendip è il titolo del primo disco dell'omonimo gruppo, progetto autoprodotto che ha visto la luce nel dicembre 2015. Il disco compie un viaggio attraverso sette brani che esplorano linguaggi e generi musicali differenti, con l'obiettivo di giungere alla meta prefissata: la ricerca di una spiritualità umana, non trascendente, che passa attraverso l’esperienza vissuta e l’accettazione di sè come individui e come parte integrante di un sistema in costante mutamento. L'album è pensato come un percorso che dal buio iniziale svela progressivamente la luce. Non a caso il brano che apre ogni concerto è “We Own The Night”. Le composizioni muovono da territori in cui il viaggio è metafora della ricerca di sé (“Irlanda”), a momenti di naufragio delle proprie piccole certezze (“Terra”) per poi riscoprirsi (“The drum tower”), e infine accettarsi con leggerezza (“Someday”). Sovente questa ricerca può condurre in territori illusori, porti sicuri perché totalmente avulsi dal vissuto quotidiano (“Ucronìa”) ma sterili e autoreferenziali. Il senso di solitudine di questo viaggio interiore determina una richiesta di aiuto e comprensione che si ritrova nell'ultima traccia del disco (“Lucky star”). Il filo conduttore di questa ricerca è rappresentato dalle armonie vocali, mentre il desiderio di ricerca si ritrova attraverso la contaminazione tra più generi musicali, sia dal punto di vista compositivo che degli arrangiamenti. Le voci guidano l’ascoltatore in un percorso articolato, senza limiti o barriere imposte, così come articolato e in costante divenire è il percorso di ciascun individuo.

Ingresso € 5,00